martedì 30 agosto 2011

Medioevo in Libreria 2011 - 2012, le date

Stiamo defininendo gli ultimi dettagli del programma completo per la decima edizione di Medioevo in Libreria 2011-2012.
Nell'attesa potete iniziare a segnarvi le date:
Sabato 22 ottobre 2011
Sabato 19 novembre 2011
Sabato 17 dicembre 2011
Sabato 21 gennaio 2012
Sabato 25 febbraio 2012
Sabato 24 marzo 2012
Sabato 14 aprile 2012
La formula è sempre la stessa: visita guidate al mattino (5 euro), proiezione video e conferenza al pomeriggio presso lo Spazio Eventi della Libreria Feltrinelli di via Manzoni, 12 a Milano con ingresso libero e inizio alle ore 15,30.
Entro la fine della prossima settimana verrà comunicato il programma definitivo. Speriamo di riuscire ad offrirvi un'iniziativa degna del suo decennale !!

lunedì 4 aprile 2011

La visita guidata della settima giornata

Sabato 16 aprile 2011, alle ore 10,00: Il Medioevo corre sull’acqua. Gita sul Naviglio.
Grazie alla collaborazione con la Società Navigli Lombardi siamo particolarmente lieti di portarvi in barca sui Navigli.
Ritrovo alle ore 10,00 per un´ora di navigazione lungo l'Itinerario delle Conche, con partenza da Alzaia Naviglio Grande, 4. Biglietto: euro 5,00.
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti disponibili tlefonando al 333 5818048.
Itinerario delle Conche
Percorso storico culturale dei Navigli Milanesi. Si offre al visitatore la possibilità di immergersi negli antichi luoghi solcati dai barconi che rifornivano di svariati beni la vecchia Milano. La partenza è situata in Alzaia Naviglio Grande 4 e, una volta partiti, si può ammirare il vicolo dei Lavandai, uno dei numerosi lavatoi dove le donne per secoli hanno pulito a forza di braccia i panni dei milanesi. Proseguendo si arriva all´approdo in Alzaia Naviglio Grande 66, presso il Palazzo Galloni, dove ha sede il centro dell´incisione dove ha sede il centro dell´incisione.
Segue uno dei più significativi complessi monumentali del primo tratto del canale, composto dalla chiesa, dal ponte e dal lavatoio di San Cristoforo. Dalla chiesa binata di San Cristoforo,capolavoro del XIV secolo, duchesse, re ed imperatori partivano per entrare a Milano, via acqua.
Si ritorna poi verso il vicolo dei Lavandai e, passando sotto il ponte detto dello ‘Scodellino´, così chiamato per le vecchie osterie, si entra nella Darsena, un tempo autentico porto di interscambio per il commercio con il Lago Maggiore, grazie ai 1000 metri di banchine attrezzate per l´attracco delle chiatte che ne facevano uno dei più grandi porti interni del Mediterraneo. Successivamente si passa sul Naviglio Pavese, che si percorre fino al primo sostegno idraulico la famosa chiusa della ‘Conchetta´: recentemente ristrutturata da Regione Lombardia, dove è possibile vederne una simulazione di funzionamento. Si rientra poi in Alzaia passando nuovamente per la Darsena.

lunedì 21 marzo 2011

Il video della sesta giornata

Per la sesta giornata di Medioevo in Libreria 2010-2011, in programma sabato 26 marzo 2011 alle ore 15,30, nello Spazio Eventi della Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, 12 a Milano per Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato, sarà proiettato il DVD: La Biblioteca Maatestiana.
La Biblioteca Malatestiana, regia di Matteo Medri; ideazione e realizzazione: Publisole - Teleromagna; testi: Daniela Savoia; responsabile di produzione: Renato Guidi; montaggio: Marco Bernabini; fotografie: Silverio Medri, Ivano Giovannini; musiche originali: Michele Barbagli, Luca Medri, Vanni Crociani. -  Cesena: Biblioteca Malatestiana, 2010.
durata: 16 minuti circa
La costruzione della biblioteca cominciò, presumibilmente, nell'estate del 1447 per mano dell'architetto Matteo Nuti (la cui presenza a Cesena è attestata appunto a partire da questa data), sia per l'esigenza dei frati minori francescani di una libreria più ampia in cui contenere i loro testi (già nel 1445 essi avevano richiesto ed ottenuto dal Papa Eugenio IV il permesso di utilizzare il lascito di un cittadino in favore della libreria), sia per il volere dell'illuminato Signore della città, Domenico dei Malatesti detto Malatesta Novello. La biblioteca, che sorse nel braccio orientale del convento di S. Francesco, un tempo adibito a dormitorio, fu terminata nel 1452 come ci testimonia l'epigrafe muraria collocata sul lato destro del portale della biblioteca stessa: MCCCCLII / MATHEVS NVTIVS / FANE(N)SI EX VRBE CREAT(VS) / DEDALUS ALTER OPVS / TANTU(M) DEDUX(IT) AD V(N)GVE(M); ma può dirsi definitivamente completata solo il 15 Agosto del 1454, quando fu collocato in situ il portale ligneo ad opera di Cristoforo da S. Giovanni in Persiceto, le cui due ante sono suddivise in quarantotto piccoli riquadri riportanti alternativamente gli stemmi malatestiani. 

martedì 15 marzo 2011

La visita guidata della sesta giornata

Sabato 26 marzo 2011
Ore 11,00: Il Medioevo corre sull’acqua. Visita guidata alla Cascina di Donato del Conte a Gaggiano (MI). Ritrovo all'ingresso. Biglietto 5,00 Euro.
La Cascina di Donato del Conte richiama alla memoria la sfortunata vicenda del proprietario, generale della fanteria ducale, sospettato nel 1477 di congiura ai danni di Cicco Simonetta e rinchiuso nei «forni» di Monza, dove morì tentando la fuga. Annesso alla cascina è un oratorio* gotico dalla struttura in cotto e facciata su cui sono apposte la data (1482) e un'iscrizione latina.

lunedì 24 gennaio 2011

La visita guidata della quinta giornata

Sabato 26 febbraio 2011 alle ore 11,00: Il Medioevo corre sull’acqua. Visita guidata alla Chiesa romanica di San Colombano a Vaprio d'Adda (MI). Ritrovo davanti all'ingresso. Biglietto 5,00 Euro.
Gli storici, che hanno individuato forti analogie tra l'apparato decorativo dell'antica chiesa di Vaprio e quello delle basiliche di S. Michele a Pavia e di S. Sigismondo a Rivolta d'Adda, sono concordi nel ritenere risalente ai primi anni del XII secolo la sua costruzione, anche se è difficile indicare con precisione l'anno in cui venne posta la prima pietra. Certo la chiesa dedicata a S. Colombano - che si trova a sud dell'abitato, proprio di fianco all'ingresso dell'Ospedale - è un importante documento storico del periodo altomedievale. Un monumento che, nonostante i rimaneggiamenti intervenuti nei secoli e i restauri non sempre felici, si afferma a pieno titolo come una preziosa testimonianza dell'arte romanica in Lombardia. Costruita in blocchi squadrati di pietra arenaria, la chiesa di S. Colombano è un edificio a pianta rettangolare, con abside semicircolare e due cappelline sul lato rivolto al fiume. Sulla semplice facciata a capanna spicca il portale arricchito da colonne e lesene, mentre la parte absidale, aperta da oculi con diaframmi in pietra lavorata e piccole monofore a forte strombatura, è ingentilita da una cornice di archetti ciechi, retta da esili colonnine. Più della struttura - semplice anche all'interno, dove un arco trasversale divide l'aula riservata ai fedeli dal presbiterio - cattura l'attenzione dell'osservatore attento la fitta decorazione scultorea che orna gli stipiti e la fascia sopra le colonnine del portale centrale, i portali sui fianchi dell'edificio e i capitelli dell'interno, dove figure più raffinate e complesse propongono più chiare analogie con i modelli pavesi. Il repertorio è quello tipico dell'iconografia medievale, che alterna a immagini di angeli e santi, intrecci vegetali, motivi geometrici e la rappresentazione di mostri e figure fantastiche, simboli della tentazione e del peccato. 
Le decorazioni dell'esterno
Sullo stipite di sinistra del portale centrale, sopra la figura dell'arcangelo Michele che ad ali spiegate protegge un devoto, si riconosce così una sirena dalla doppia coda, simbolo della lussuria; le fasce decorative dei capitelli mostrano invece da una parte figure umane e animali, dall'altra motivi vegetali. Una pietra accanto allo stipite di sinistra reca invece l'immagine di un giglio in rilievo, probabile 'firma' dell'anonimo scalpellino che realizzò le decorazioni (10 stesso motivo si ritrova anche all'interno, scolpito su una pietra della cappella di destra). Interessante notare il blocco di pietra accanto allo stipite di destra, sul quale un intreccio geometrico di tre linee può essere interpretato come immagine simbolica della Trinità divina. Lo stesso motivo a intreccio, derivato dall'arte celtica e ripreso dalla cultura irlandese (a tale proposito si ricordi che S. Colombano proveniva proprio dall'Irlanda), compare sopra la porta sul fianco settentrionale.
L'interno
Un arcone a doppia ghiera divide in due parti lo spazio dell'aula interna (visibile anche dalla piccola finestra aperta sulla facciata), reggendo al contempo la copertura a falde inclinate; la sua apertura a tre fornici dà accesso alla zona presbiteriale e alle due cappelle laterali dalle volte a crociera. Capitelli e fregi offrono un interes­sante repertorio della scultura altomedievale, ricco di figure umane e zoomorfe, motivi vegetali e mostri fantastici, scolpiti nella pietra non soltanto per il loro valore decorativo quanto piuttosto come simboli, che spesso risultano incomprensibili a chi oggi li ammira. Così si riconoscono sui capitelli centrali due immagini simmetriche e contrarie: a sinistra si vede una figura umana schiacciata tra due mostri, che sopra la sua testa, in segno di dominio, posano le zampe; a destra è invece l'uomo a sottomettere gli animali - simbolo della tentazione - trattenendo li con le proprie mani, rese più forti dalla fede. Interessanti anche i fregi in pietra tenera sopra gli archi che comunicano con le cappelle. Quello di sinistra presenta una lunga teo­ria di animali fantastici, quello di destra un motivo a intreccio vegetale che ricorre anche all'esterno della chiesa.
Solo l'abside centrale conserva la decorazione pittorica che un tempo ornava la chiesa. Al centro del catino compare una grande croce circondata da stelle, forse risalente agli anni della fondazione o a un'epoca di poco successiva. Sulla parete dell'abside, tra le finestre, si presentano invece alcune figure di santi, incorniciate da motivi architettonici e collegate tra loro da festoni. Ignoto è rimasto il nome dell'artista che le dipinse, intorno alla fine del XV secolo. Partendo da sinistra, si riconosce nel primo riquadro S. Bernardino, posto al fianco di S. Anna e della Vergine che allatta il Bambino. Segue S. Colombano, con il bastone pastorale e il saio del suo ordine, bianco come la colomba posata sulla sua spalla; accanto a lui, S. Barbara regge sulla mano una torre, in ricordo del suo martirio. Sono quasi completamente scomparsi gli affreschi del terzo riquadro, che raffiguravano S. Paolo con un manto giallo e una spada. Quest'opera risulta però più tarda rispetto le altre: venne infatti dipinta nel XVII secolo, quando, con la distruzione di un antico tempio dedicato al santo apostolo (sostituito dalla chiesetta di S. Bernardino), il suo culto venne trasferito in S. Colombano. Il quarto e ultimo affresco raffigura S. Orsola, che sotto un lungo manto damascato protegge le compagne, come lei martiri nella città di Colonia.

giovedì 20 gennaio 2011

La visita guidata della quarta giornata

Sabato 22 gennio 2011 alle ore 11,00: Il Medioevo corre sull’acqua. Visita guidata al Ponte di San Rocco a alla Collegiata prepositurale plebana di Santo Stefano a Vimercate (MB). Ritrovo al ponte. Biglietto: 5,00 euro.
Fondato sui resti di un preesistente "ponte romano del III secolo, nel XII secolo gli venne sovrapposta una porta difensiva, quella occidentale, citata per la prima volta nel 1153 come "Porta de Moriano" e più bassa della struttura attuale. Nel XIV secolo fu eretta la porta orientale e sopraelevata quella verso il borgo, portando il complesso vicino all'aspetto attuale.
Nel corso dell'Ottocento venne interrata l'ultima arcata orientale, mentre il ponte divenne oggetto di stampe e illustrazioni: da questo periodo l'immagine del ponte fu simbolo di Vimercate.
La torre ovest, verso il centro cittadino, è di pianta trapezoidale e deriva dalla somma di due diversi interventi. Il più antico è costituito dalla porta-torre della fine del XII secolo, con portale concluso da due archi, uno in pietra e l'altro in mattoni. I resti dell'antica porta sono ancora perfettamente conservate e visibili nella parte inferiore, dove su tutti e tre i lati si notano i merli alla guelfa, in laterizio, della Porta de Moriano. Sull'arco in pietra è scolpita una piccola protome umana ad occhi sbarrati, della fine del XII secolo. Questa prima porta venne sopraelevata nella seconda metà del Trecento per svolgere un ruolo difensivo, garantito dai due ordini di feritoie e dagli archi pensili sulla sommità, dai quali era possibile calare liquidi bollenti addosso agli eserciti attaccanti.
La torre orientale, a pianta rettangolare, venne eretta nella seconda metà del XIV secolo. Le forme attuali della parete centrale, in mattoni e completamente prive di aperture, derivano da interventi del tardo Cinquecento. Le due pareti laterali invece presentano la stessa muratura della parte alta dell'altra torre, vale a dire corsi di mattoni alternati a ciottoli di fiume, sulle quali sono presenti quattro feritoie. Il Ponte di San Rocco, unico esempio lombardo di ponte fortificato medioevale, ha acquistato nel tempo una forte valenza simbolica e storica, come provato dal fatto che si tratta dell'unica porta d'accesso al borgo, a differenza delle altre, non abbattuta nell'Ottocento.