venerdì 6 dicembre 2013

Medioevo in Libreria 2013-2014, la visita guidata della terza giornata

Sabato 14 dicembre 2013 
Ore 11,00: Milano e il Medioevo della santità: Visita guidata alla Basilica di San Nazaro. Costo 5 euro. Ritrovo davanti all'ingresso in Piazza San Nazaro in Brolo, 5. A cura di Francesca Morelli.
La Chiesa fu fondata tra il 382 e il 386 (anno della consacrazione) per volere del vescovo Ambrogio, sull'area di una preesistente necropoli. La nascita della basilica si lega al culto dei Santi e Martiri promosso dal patrono di Milano, tanto che la sua consacrazione avvenne con le reliquie dei Santi Apostoli, dai quali deriva la sua prima titolazione e dei quali si conservano, pare, brandelli di stoffa (brandea) entrati in contatto con il corpo dei Santi sepolti a Roma.
La chiesa, sorta lungo la via per Roma, rivela il desiderio vescovile di contrassegnare questa zona, posta al di fuori del circuito murario ma sulla direttrice verso la capitale, con un evidente simbolo cristiano. La forma a croce della pianta, non nota fino a quel momento in Occidente, riprendendo quella della chiesa degli Apostoli a Costantinopoli voluta dall’imperatore Costantino, sottolinea il legame con quella città, definitivamente purificata dall’arianesimo ai tempi di Teodosio, e costituisce per i fedeli il simbolo concreto della vittoria di Cristo.
Nove anni dopo la consacrazione, Ambrogio apporta alcune modifiche per accogliere le reliquie di San Nazaro, il cui ritrovamento è databile al 395 vicino alla necropoli di porta Romana. L'edificio paleocristiano è ancora riconoscibile nella pianta dell'attuale chiesa, che si data all'XI secolo. Dopo i cambiamenti apportati nei secoli all'edificio, l'interno si caratterizza oggi dal contrasto fra il bianco del nuovo intonaco, le linee rossastre dei costoloni in cotto e il grigio della pietra di alcuni ritrovamenti di muratura paleocristiana che sono stati lasciati a vista.
Nell'edificio, che dopo il prolungamento del braccio verso l’ingresso, attualmente presenta la caratteristica pianta a croce latina, si distinguono elementi rinascimentali romanici.
Per le sue antichissime origini, rappresenta una delle principali testimonianze d'arte paleocristiana presenti in città.