Per l'appuntamento di sabato 18 aprile 2009 con Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato (ore 15,30 - 16,00) nello Spazio Eventi del Mondadori Multicenter di Via Marghera, 28 ci sarà la proiezione del video "Il Libro dei Segreti".
Il Libro dei Segreti viene svelato al mondo dopo 1000 anni: gli automi esistevano già nell’undicesimo secolo! Il Libro dei Segreti è un manoscritto dell’anno 1000 del valore inestimabile perché presenta descrizioni e disegni di più di trenta dispositivi ingegnosi, compresi apparati meccanici, orologi ad acqua, calendari automatici e macchine da guerra.
Ha un’importanza straordinaria nel campo della storia della scienza, perché rappresenta una delle prime testimonianze scritte e disegnate di meccanismi complessi dell’antichità e non è mai stato studiato e divulgato. Il mecenatismo dell’Emiro del Qatar Sua Altezza lo Sceicco Hamad bin Khalifa Al-Thani ha consentito di finanziare un intero gruppo di studio che dopo mesi di ricerca ha dato a risultati eccezionali. La complessità del manoscritto fino a ieri aveva impedito agli esperti di interpretarlo.
Grazie alle competenze e alle tecnologie del centro studi italiano Leonardo3 (www.leonardo3.net), per la prima volta nella storia il manoscritto è stato trascritto (in arabo) e tradotto (in italiano, inglese e francese). Ma soprattutto tutte le sue macchine sono state interpretate e ricostruite. Due macchine del Libro dei Segreti sono state anche ricostruite fisicamente: il Distruttore di Fortezze (Figura 23, f. 35v) e l’Orologio con tre personaggi (Figura 11, f. 21r). Un’edizione costituita da un cofanetto con libro (in arabo, inglese, francese e italiano), fac-simile e DVD-ROM consentirà poi la divulgazione di quest’opera unica in tutto il mondo.
I curatori di tutto il lavoro sono i fondatori di Leonardo3, Massimiliano Lisa, Mario Taddei ed Edoardo Zanon. A Zanon e Taddei si devono tutte le interpretazioni delle macchine. Il progetto e la mostra sono stati finanziati dalla Qatar Museums Authority presieduto da Sua Eccellenza la Sceicca Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani e diretto da Abdulla Al Najjar. «Il progetto è partito con la scoperta da parte di Leonardo3 della presenza in Italia di un importante manoscritto arabo: Il Libro dei Segreti risultanti dai pensieri, copiato nel 1266 (a Toledo) da un originale dell’undicesimo secolo dell’ingegnere andaluso Ibn Khalaf al-Muradi. L’unica copia al mondo del manoscritto è conservata alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Non è mai stato studiato nel suo complesso, né divulgato. È una fonte unica di studio della tecnologia araba antica alla quale d’ora in poi si dovrà fare riferimento citando le invenzioni del Rinascimento, come quelle di Leonardo da Vinci», dichiara Massimiliano Lisa di Leonardo3. Edoardo Zanon precisa che: «Affrontare lo studio di una scienziato arabo antico ha presentato problematiche diverse da quelle che incontriamo solitamente nello studio di Leonardo da Vinci o del Rinascimento italiano. Nell’interpretare le macchine abbiamo dovuto superare molte difficoltà. La complessità dei progetti custoditi nel Libro dei segreti è notevole e lo studio di questi progetti ha implicazioni importanti».
Mario Taddei conclude: «Tra le varie macchine, voglio citare la numero 13, che presenta un complicato e ingegnoso sistema che ogni ora mette in moto una serie di automi meccanici, serpenti, donne e uomini meccanici che funzionano tramite sistemi ad acqua, mercurio e pulegge. L’enorme e difficoltoso lavoro d’interpretazione ha reso possibile la ricostruzione e la comprensione di tutti i meccanismi e di tutte le macchine che sorprendentemente funzionano, non senza alcuni misteri...».
Si tratta di un’operazione che supera tutti i confini e testimonia quanto la forza della cultura possa unire i popoli: il manoscritto è di origine araba, dalla Spagna è migrato in Italia e oggi ritorna nel mondo islamico grazie a una mostra permanente a Doha che ne propone la versione interattiva digitale, peraltro testimoniando quanto la tecnologia sia importante nella fruizione dei beni culturali. E non solo: grazie alla sua pubblicazione ne viene resa possibile la scoperta e fruizione in tutto il mondo. Il grande pubblico scoprirà così che la tecnologia ha una storia ben più antica di quel che si pensa. Già mille anni fa inventori e ingegneri riuscivano a far funzionare incredibili automi che hanno gettato le basi della moderna meccanica, e che in molti casi erano anche delle vere e proprie opere d’arte. Leonardo3 è un’innovativa media company e centro studi la cui missione è lo studio e la divulgazione dei beni culturali tramite metodologie e tecnologie innovative sviluppate internamente (per info sul progetto: www.leonardo3.net/secrets).
Il Libro dei Segreti viene svelato al mondo dopo 1000 anni: gli automi esistevano già nell’undicesimo secolo! Il Libro dei Segreti è un manoscritto dell’anno 1000 del valore inestimabile perché presenta descrizioni e disegni di più di trenta dispositivi ingegnosi, compresi apparati meccanici, orologi ad acqua, calendari automatici e macchine da guerra.
Ha un’importanza straordinaria nel campo della storia della scienza, perché rappresenta una delle prime testimonianze scritte e disegnate di meccanismi complessi dell’antichità e non è mai stato studiato e divulgato. Il mecenatismo dell’Emiro del Qatar Sua Altezza lo Sceicco Hamad bin Khalifa Al-Thani ha consentito di finanziare un intero gruppo di studio che dopo mesi di ricerca ha dato a risultati eccezionali. La complessità del manoscritto fino a ieri aveva impedito agli esperti di interpretarlo.
Grazie alle competenze e alle tecnologie del centro studi italiano Leonardo3 (www.leonardo3.net), per la prima volta nella storia il manoscritto è stato trascritto (in arabo) e tradotto (in italiano, inglese e francese). Ma soprattutto tutte le sue macchine sono state interpretate e ricostruite. Due macchine del Libro dei Segreti sono state anche ricostruite fisicamente: il Distruttore di Fortezze (Figura 23, f. 35v) e l’Orologio con tre personaggi (Figura 11, f. 21r). Un’edizione costituita da un cofanetto con libro (in arabo, inglese, francese e italiano), fac-simile e DVD-ROM consentirà poi la divulgazione di quest’opera unica in tutto il mondo.
I curatori di tutto il lavoro sono i fondatori di Leonardo3, Massimiliano Lisa, Mario Taddei ed Edoardo Zanon. A Zanon e Taddei si devono tutte le interpretazioni delle macchine. Il progetto e la mostra sono stati finanziati dalla Qatar Museums Authority presieduto da Sua Eccellenza la Sceicca Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani e diretto da Abdulla Al Najjar. «Il progetto è partito con la scoperta da parte di Leonardo3 della presenza in Italia di un importante manoscritto arabo: Il Libro dei Segreti risultanti dai pensieri, copiato nel 1266 (a Toledo) da un originale dell’undicesimo secolo dell’ingegnere andaluso Ibn Khalaf al-Muradi. L’unica copia al mondo del manoscritto è conservata alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Non è mai stato studiato nel suo complesso, né divulgato. È una fonte unica di studio della tecnologia araba antica alla quale d’ora in poi si dovrà fare riferimento citando le invenzioni del Rinascimento, come quelle di Leonardo da Vinci», dichiara Massimiliano Lisa di Leonardo3. Edoardo Zanon precisa che: «Affrontare lo studio di una scienziato arabo antico ha presentato problematiche diverse da quelle che incontriamo solitamente nello studio di Leonardo da Vinci o del Rinascimento italiano. Nell’interpretare le macchine abbiamo dovuto superare molte difficoltà. La complessità dei progetti custoditi nel Libro dei segreti è notevole e lo studio di questi progetti ha implicazioni importanti».
Mario Taddei conclude: «Tra le varie macchine, voglio citare la numero 13, che presenta un complicato e ingegnoso sistema che ogni ora mette in moto una serie di automi meccanici, serpenti, donne e uomini meccanici che funzionano tramite sistemi ad acqua, mercurio e pulegge. L’enorme e difficoltoso lavoro d’interpretazione ha reso possibile la ricostruzione e la comprensione di tutti i meccanismi e di tutte le macchine che sorprendentemente funzionano, non senza alcuni misteri...».
Si tratta di un’operazione che supera tutti i confini e testimonia quanto la forza della cultura possa unire i popoli: il manoscritto è di origine araba, dalla Spagna è migrato in Italia e oggi ritorna nel mondo islamico grazie a una mostra permanente a Doha che ne propone la versione interattiva digitale, peraltro testimoniando quanto la tecnologia sia importante nella fruizione dei beni culturali. E non solo: grazie alla sua pubblicazione ne viene resa possibile la scoperta e fruizione in tutto il mondo. Il grande pubblico scoprirà così che la tecnologia ha una storia ben più antica di quel che si pensa. Già mille anni fa inventori e ingegneri riuscivano a far funzionare incredibili automi che hanno gettato le basi della moderna meccanica, e che in molti casi erano anche delle vere e proprie opere d’arte. Leonardo3 è un’innovativa media company e centro studi la cui missione è lo studio e la divulgazione dei beni culturali tramite metodologie e tecnologie innovative sviluppate internamente (per info sul progetto: www.leonardo3.net/secrets).
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