Per l'appuntamento di sabato 24 gennaio 2009 con Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato (ore 15,30 - 16,00) sarà proiettato il video: "Castel Beseno: storia di una fortezza".
Grazie alla computer grafica si è potuto ricostruire l’ipotesi più plausibile dell’evoluzione architettonica del monumentale complesso castellano attraverso otto secoli di storia. Il progetto, concepito dall’arch. Flavio Pontalti, già artefice del recupero del castello e mancato improvvisamente due anni fa, è stato portato a termine dal figlio, l’arch. Francesco Pontalti.
Ha una storia di oltre 800 anni il complesso fortificato più grande del Trentino, Castel Beseno, antica residenza armata che domina la Vallagarina dal colle che si eleva tra gli abitati di Calliano e Besenello, oggi una delle sedi museali più affascinanti e suggestive nel Nord Italia. Il primo nucleo fortificato, documentato dal 1190, fu innalzato dalla famiglia dei signori Da Beseno, quindi all’inizio del 1300 l’avvento dei Conti di Castelbarco che un secolo e mezzo più tardi, nel 1479 lo avrebbero ceduto ai Conti Trapp. Proprio loro conferirono all’edificio l’assetto odierno, trasformandolo in una fortezza rinascimentale che facesse fronte alle esigenze della nuova tecnologia militare, caratterizzata dal diffuso impiego delle armi da fuoco. Nel 1794, dopo la morte dell’ultimo dinasta Trapp di Beseno e l’abbandono del castello, ebbe inizio un rapido e irrimediabile degrado a cui pose fine la Provincia autonoma di Trento, divenuta proprietaria nel 1972, che ne progettò un impegnativo restauro iniziato nel 1974 e conclusosi con la riapertura al pubblico già nel 1986.
L’evoluzione architettonica del castello nel corso del tempo non è stata ancora ricostruita con sicurezza e nei dettagli. Ma con l’aiuto delle informazioni finora fornite dagli storici e soprattutto grazie alle tracce tuttora visibili nelle murature, nonché alle osservazioni fatte durante il restauro, è possibile proporre fin d’ora alcune ipotesi per illustrare almeno le principali fasi di sviluppo dell’edificio. Sono proprio queste ipotesi, su cui hanno lavorato l’architetto Francesco Pontalti, il dott Carlo Andrea Postinger per la consulenza storica, Stefano Benedetti per la ricostruzione grafica tridimensionale delle architetture castellane, al centro del documentario “Castel Beseno storia di una fortezza“, prodotto da Castello del Buonconsiglio di Trento - Monumenti e collezioni provinciali.
Il filmato della durata di 18 minuti tenta per la prima volta di ricostruire, sulla base di informazioni tratte non solo dai documenti e dall’iconografia storica, ma soprattutto dall’esame delle tracce materiali oggi visibili, l’evoluzione architettonica di Castel Beseno attraverso un suggestivo percorso tridimensionale, realizzato con le tecniche della computer grafica, che conduce dal sorgere del primo piccolo nucleo fortificato fino allo sviluppo della grande fortezza rinascimentale. L’idea del video è nata dalla intelligente intuizione dell’Architetto Flavio Pontalti, già Direttore della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Presidente della Sezione Trentina dell’ Istituto italiano dei castelli, professionista esperto nell’ambito del restauro e autore, per conto della amministrazione pubblica, di numerosi interventi nelle più importanti strutture castellane del Trentino: Castel Caldes, Castel Drena, Torre Vanga, il Castello di Arco oltre all’importante lavoro svolto presso il castello del Buonconsiglio. L’ Architetto Flavio Pontalti è stato quindi, dopo l’iniziale collaborazione sotto la guida de l’Arch. Maria Pia Martini, il progettista principale durante tutta la fase di recupero di Castel Beseno, cominciata nel 1974 e conclusa in buona parte con la apertura al pubblico nel 1986, senza dimenticare gli altri professionisti intervenuti durante il lungo restauro: l’Architetto Martino Franceschini, l’Architetto Alessandra Agrimi oltre ai numerosi collaboratori. A completamento della personale visione del recupero del manufatto storico e della successiva fruizione da parte di un pubblico il più vasto possibile, anche nel rispetto della funzione svolta dai contribuenti in quanto principali finanziatori della opera stessa, nacque l’idea di dotare il Castello di uno strumento comunicavo moderno, flessibile, adattabile a successivi sviluppi e di facile lettura per il visitatore comune. Per realizzare il video si sono avvalsi della collaborazione di Stefano Benedetti, graphics designer con alle spalle una lunga esperienza, autore di numerosi e sorprendenti lavori in grafica tridimensionale come la recente ricostruzione virtuale della Cattedrale del Duomo di Trento per conto del Museo Diocesano Tridentino e la ricostruzione in grafica virtuale della Domus Romana, e del castello di Rovereto. Le riprese ed il montaggio del video sono stati curati da Oscar Sartori, le musiche di Francesco Pisanu.
IL PROGETTO VIDEO
Per semplificare il documento video e renderlo leggibile e interpretabile da tutti, la sua struttura è stata suddivisa in cinque periodi storici, che corrispondono approssimativamente al manifestarsi di mutamenti principali nel Governo del castello oppure a modifiche strutturali e ampliamenti fondamentali del suo impianto. La ricostruzione del modello tridimensionale è stata impostata sui rilievi strumentali forniti dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici della Provincia Autonoma di Trento. Partendo dalle piante bidimensionali sono state necessarie migliaia di ore per realizzare il modello 3d in laboratorio oltre a numerosissime campagne di indagine in situ. Il principio informatore del progetto era produrre un modello realistico e dettagliato a sufficienza per poter interpretare gli elementi morfologici significativi delle diverse fasi storiche, ma soprattutto rendere il prodotto facilmente leggibile da parte di un pubblico sufficientemente vasto e spesso non specializzato. Il video vuole essere una premessa alla visita che permetta poi a tutti di riconoscere lungo il percorso di visita i punti chiave dello sviluppo del complesso fortificato. Questo lavoro dimostra anche le enormi potenzialità della realtà virtuale applicata alla lettura del monumento storico e nel dare inizio a un percorso di sviluppo e arricchimento della offerta culturale del Museo. Importante è sottolineare la flessibilità e le enormi potenzialità di sviluppo futuro contemplate da questo progetto. Il modello tridimensionale che ha oggi permesso di realizzare questo documentario potrà essere ulteriormente sviluppato attraverso l’approntamento di piattaforme multimediali informative lungo il percorso di visita del Castello oppure attraverso il collegamento wire-less di supporti portatili consegnati al visitatore all’ingresso.
INFO:
www.buonconsiglio.it
info@buonconsiglio.it
telefono 0461-233770
Grazie alla computer grafica si è potuto ricostruire l’ipotesi più plausibile dell’evoluzione architettonica del monumentale complesso castellano attraverso otto secoli di storia. Il progetto, concepito dall’arch. Flavio Pontalti, già artefice del recupero del castello e mancato improvvisamente due anni fa, è stato portato a termine dal figlio, l’arch. Francesco Pontalti.
Ha una storia di oltre 800 anni il complesso fortificato più grande del Trentino, Castel Beseno, antica residenza armata che domina la Vallagarina dal colle che si eleva tra gli abitati di Calliano e Besenello, oggi una delle sedi museali più affascinanti e suggestive nel Nord Italia. Il primo nucleo fortificato, documentato dal 1190, fu innalzato dalla famiglia dei signori Da Beseno, quindi all’inizio del 1300 l’avvento dei Conti di Castelbarco che un secolo e mezzo più tardi, nel 1479 lo avrebbero ceduto ai Conti Trapp. Proprio loro conferirono all’edificio l’assetto odierno, trasformandolo in una fortezza rinascimentale che facesse fronte alle esigenze della nuova tecnologia militare, caratterizzata dal diffuso impiego delle armi da fuoco. Nel 1794, dopo la morte dell’ultimo dinasta Trapp di Beseno e l’abbandono del castello, ebbe inizio un rapido e irrimediabile degrado a cui pose fine la Provincia autonoma di Trento, divenuta proprietaria nel 1972, che ne progettò un impegnativo restauro iniziato nel 1974 e conclusosi con la riapertura al pubblico già nel 1986.
L’evoluzione architettonica del castello nel corso del tempo non è stata ancora ricostruita con sicurezza e nei dettagli. Ma con l’aiuto delle informazioni finora fornite dagli storici e soprattutto grazie alle tracce tuttora visibili nelle murature, nonché alle osservazioni fatte durante il restauro, è possibile proporre fin d’ora alcune ipotesi per illustrare almeno le principali fasi di sviluppo dell’edificio. Sono proprio queste ipotesi, su cui hanno lavorato l’architetto Francesco Pontalti, il dott Carlo Andrea Postinger per la consulenza storica, Stefano Benedetti per la ricostruzione grafica tridimensionale delle architetture castellane, al centro del documentario “Castel Beseno storia di una fortezza“, prodotto da Castello del Buonconsiglio di Trento - Monumenti e collezioni provinciali.
Il filmato della durata di 18 minuti tenta per la prima volta di ricostruire, sulla base di informazioni tratte non solo dai documenti e dall’iconografia storica, ma soprattutto dall’esame delle tracce materiali oggi visibili, l’evoluzione architettonica di Castel Beseno attraverso un suggestivo percorso tridimensionale, realizzato con le tecniche della computer grafica, che conduce dal sorgere del primo piccolo nucleo fortificato fino allo sviluppo della grande fortezza rinascimentale. L’idea del video è nata dalla intelligente intuizione dell’Architetto Flavio Pontalti, già Direttore della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Presidente della Sezione Trentina dell’ Istituto italiano dei castelli, professionista esperto nell’ambito del restauro e autore, per conto della amministrazione pubblica, di numerosi interventi nelle più importanti strutture castellane del Trentino: Castel Caldes, Castel Drena, Torre Vanga, il Castello di Arco oltre all’importante lavoro svolto presso il castello del Buonconsiglio. L’ Architetto Flavio Pontalti è stato quindi, dopo l’iniziale collaborazione sotto la guida de l’Arch. Maria Pia Martini, il progettista principale durante tutta la fase di recupero di Castel Beseno, cominciata nel 1974 e conclusa in buona parte con la apertura al pubblico nel 1986, senza dimenticare gli altri professionisti intervenuti durante il lungo restauro: l’Architetto Martino Franceschini, l’Architetto Alessandra Agrimi oltre ai numerosi collaboratori. A completamento della personale visione del recupero del manufatto storico e della successiva fruizione da parte di un pubblico il più vasto possibile, anche nel rispetto della funzione svolta dai contribuenti in quanto principali finanziatori della opera stessa, nacque l’idea di dotare il Castello di uno strumento comunicavo moderno, flessibile, adattabile a successivi sviluppi e di facile lettura per il visitatore comune. Per realizzare il video si sono avvalsi della collaborazione di Stefano Benedetti, graphics designer con alle spalle una lunga esperienza, autore di numerosi e sorprendenti lavori in grafica tridimensionale come la recente ricostruzione virtuale della Cattedrale del Duomo di Trento per conto del Museo Diocesano Tridentino e la ricostruzione in grafica virtuale della Domus Romana, e del castello di Rovereto. Le riprese ed il montaggio del video sono stati curati da Oscar Sartori, le musiche di Francesco Pisanu.
IL PROGETTO VIDEO
Per semplificare il documento video e renderlo leggibile e interpretabile da tutti, la sua struttura è stata suddivisa in cinque periodi storici, che corrispondono approssimativamente al manifestarsi di mutamenti principali nel Governo del castello oppure a modifiche strutturali e ampliamenti fondamentali del suo impianto. La ricostruzione del modello tridimensionale è stata impostata sui rilievi strumentali forniti dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici della Provincia Autonoma di Trento. Partendo dalle piante bidimensionali sono state necessarie migliaia di ore per realizzare il modello 3d in laboratorio oltre a numerosissime campagne di indagine in situ. Il principio informatore del progetto era produrre un modello realistico e dettagliato a sufficienza per poter interpretare gli elementi morfologici significativi delle diverse fasi storiche, ma soprattutto rendere il prodotto facilmente leggibile da parte di un pubblico sufficientemente vasto e spesso non specializzato. Il video vuole essere una premessa alla visita che permetta poi a tutti di riconoscere lungo il percorso di visita i punti chiave dello sviluppo del complesso fortificato. Questo lavoro dimostra anche le enormi potenzialità della realtà virtuale applicata alla lettura del monumento storico e nel dare inizio a un percorso di sviluppo e arricchimento della offerta culturale del Museo. Importante è sottolineare la flessibilità e le enormi potenzialità di sviluppo futuro contemplate da questo progetto. Il modello tridimensionale che ha oggi permesso di realizzare questo documentario potrà essere ulteriormente sviluppato attraverso l’approntamento di piattaforme multimediali informative lungo il percorso di visita del Castello oppure attraverso il collegamento wire-less di supporti portatili consegnati al visitatore all’ingresso.
INFO:
www.buonconsiglio.it
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telefono 0461-233770
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