ATTENZIONE: GIORNATA ANNULLATA A CAUSA DEL CORONA VIRUS
Sabato 7 marzo 2020 l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla sesta giornata di Medioevo in LIbreria 2019-2020 organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli e con la sua sezione Lombardia che avrà il seguente programma:
Ore 10,00: Milano Medievale: Visita guidata alla Chiesa di Santa Maria Incoronata. Costo: 5 euro per i soci di Italia Medievale, 8 euro per i non associati. Ritrovo davanti all’ingresso in Corso Garibaldi, 116. A cura di Maurizio Calì.
Nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso gratuito da Via Nirone, 7):
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Proiezione del video “Pievi e Castelli nelle Terre dell’Alto Mantovano“. A cura di Italia Medievale.
Ore 16,00: Alessandro Bazzoffia, architetto, Istituto Italiano dei Castelli: “I castelli alla “Motta” dell’Ovest mantovano: risorse culturali e turistiche del territorio tra restauro, riuso e valorizzazione“.
Les Chateau à motte era il termine francese con cui venivano definite le originarie fortificazioni (castelli) tra la seconda metà del IX secolo e l’inizio del X secolo.
Dotati di una particolare tipologia costruttiva: circondata da fossati, accessi muniti di peculiari strutture difensive; tali fortificazioni, progressivamente e artificialmente sopraelevati con terra battuta “motta”, risultavano essere protetti da ripide scarpate e possenti palizzate in legno. Di origine nord europea, si diffusero per la maggior parte in Inghilterra, Francia e Germania a partire dal V-VIII secolo, in sovrapposizione a strutture preesistenti analoghe più antiche, la cui funzione risultava simile a quella dei castelli come protezione e riparo. In Italia si diffusero prima al nord, data la necessità di difendere la popolazione locale e i propri beni dalle incursioni degli Ungari, oltre che per motivi di ordine economico; nel corso del X secolo, durante l’età dell’incastellamento, tali strutture si andarono sviluppando sporadicamente anche in altri luoghi della penisola Italica.
II caso, forse meno noto, in Lombardia di castelli di origine “a motta” è quello presente nell’Ovest della provincia mantovana, nei comuni di Casaloldo, Ceresara, Mariana Mantovana e Piubega, che costituiscono un “unicum” di un certo rilievo, per le loro particolari affinità storiche e architettoniche. L’anamnesi archeologica di tali strutture, resasi necessaria al fine di redigere un completo progetto filologico di restauro conservativo sulle attuali architetture esistenti trecentesche, andrà a costituire un bagaglio culturale di estrema originalità. La loro indispensabile “messa a sistema”, unita al caratteristico patrimonio enogastronomico locale, contribuirà alla piena valorizzazione e riuso di tali castelli, con la possibilità nel prossimo futuro di positive ricadute economiche e turistiche per tutto il territorio.
Alessandro Bazzoffia, architetto specialista in restauro dei monumenti, già Cultore e Ricercatore volontario di restauro e conservazione dei beni architettonici presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, dove è stato allievo e collaboratore del Prof. Arch. Ing. Giuseppe Rocchi Coopmans de Yoldi e dell’Arch. Roberto Rossini. Da oltre 30 anni è titolare dello Studio: Ricerche Consulenze Conservazioni Restauri, con sedi a Desenzano del Garda (Brescia) e Bettona (Perugia). Professionalmente è impegnato al recupero e al restauro conservativo del patrimonio monumentale edilizio ed ambientale, con particolare riguardo ai castelli medievali e alle fortificazioni militari delle province di Brescia (Desenzano del Garda e Moniga del Garda), Verona (Torri del Benaco e Peschiera del Garda), Mantova (Redondesco, Casaloldo, Mariana Mantovana e Piubega), Perugia (Passignano sul Trasimeno). Relatore sia in vari convegni nazionali ed internazionali che di lezioni accademiche in Atenei ospiti, è autore di saggi e articoli sul restauro monumentale e sulla storia dell’architettura. Attualmente si sta occupando del restauro conservativo del portale d’ingresso di Palazzo Ducale dei Gonzaga (1450) a Revere-Borgo Mantovano (Mantova). Del restauro di due tratti del Ponte Visconteo (1393) a Valeggio sul Mincio (Verona). Da circa sei anni, è impegnato al progetto per il restauro conservativo e la valorizzazione della cinta muraria rinascimentale della fortezza veneziana di Peschiera del Garda (Verona), insignita dal 2017 come sito UNESCO.
Sabato 7 marzo 2020 l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla sesta giornata di Medioevo in LIbreria 2019-2020 organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli e con la sua sezione Lombardia che avrà il seguente programma:
Ore 10,00: Milano Medievale: Visita guidata alla Chiesa di Santa Maria Incoronata. Costo: 5 euro per i soci di Italia Medievale, 8 euro per i non associati. Ritrovo davanti all’ingresso in Corso Garibaldi, 116. A cura di Maurizio Calì.
Nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso gratuito da Via Nirone, 7):
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Proiezione del video “Pievi e Castelli nelle Terre dell’Alto Mantovano“. A cura di Italia Medievale.
Ore 16,00: Alessandro Bazzoffia, architetto, Istituto Italiano dei Castelli: “I castelli alla “Motta” dell’Ovest mantovano: risorse culturali e turistiche del territorio tra restauro, riuso e valorizzazione“.
Les Chateau à motte era il termine francese con cui venivano definite le originarie fortificazioni (castelli) tra la seconda metà del IX secolo e l’inizio del X secolo.
Dotati di una particolare tipologia costruttiva: circondata da fossati, accessi muniti di peculiari strutture difensive; tali fortificazioni, progressivamente e artificialmente sopraelevati con terra battuta “motta”, risultavano essere protetti da ripide scarpate e possenti palizzate in legno. Di origine nord europea, si diffusero per la maggior parte in Inghilterra, Francia e Germania a partire dal V-VIII secolo, in sovrapposizione a strutture preesistenti analoghe più antiche, la cui funzione risultava simile a quella dei castelli come protezione e riparo. In Italia si diffusero prima al nord, data la necessità di difendere la popolazione locale e i propri beni dalle incursioni degli Ungari, oltre che per motivi di ordine economico; nel corso del X secolo, durante l’età dell’incastellamento, tali strutture si andarono sviluppando sporadicamente anche in altri luoghi della penisola Italica.
II caso, forse meno noto, in Lombardia di castelli di origine “a motta” è quello presente nell’Ovest della provincia mantovana, nei comuni di Casaloldo, Ceresara, Mariana Mantovana e Piubega, che costituiscono un “unicum” di un certo rilievo, per le loro particolari affinità storiche e architettoniche. L’anamnesi archeologica di tali strutture, resasi necessaria al fine di redigere un completo progetto filologico di restauro conservativo sulle attuali architetture esistenti trecentesche, andrà a costituire un bagaglio culturale di estrema originalità. La loro indispensabile “messa a sistema”, unita al caratteristico patrimonio enogastronomico locale, contribuirà alla piena valorizzazione e riuso di tali castelli, con la possibilità nel prossimo futuro di positive ricadute economiche e turistiche per tutto il territorio.
Alessandro Bazzoffia, architetto specialista in restauro dei monumenti, già Cultore e Ricercatore volontario di restauro e conservazione dei beni architettonici presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, dove è stato allievo e collaboratore del Prof. Arch. Ing. Giuseppe Rocchi Coopmans de Yoldi e dell’Arch. Roberto Rossini. Da oltre 30 anni è titolare dello Studio: Ricerche Consulenze Conservazioni Restauri, con sedi a Desenzano del Garda (Brescia) e Bettona (Perugia). Professionalmente è impegnato al recupero e al restauro conservativo del patrimonio monumentale edilizio ed ambientale, con particolare riguardo ai castelli medievali e alle fortificazioni militari delle province di Brescia (Desenzano del Garda e Moniga del Garda), Verona (Torri del Benaco e Peschiera del Garda), Mantova (Redondesco, Casaloldo, Mariana Mantovana e Piubega), Perugia (Passignano sul Trasimeno). Relatore sia in vari convegni nazionali ed internazionali che di lezioni accademiche in Atenei ospiti, è autore di saggi e articoli sul restauro monumentale e sulla storia dell’architettura. Attualmente si sta occupando del restauro conservativo del portale d’ingresso di Palazzo Ducale dei Gonzaga (1450) a Revere-Borgo Mantovano (Mantova). Del restauro di due tratti del Ponte Visconteo (1393) a Valeggio sul Mincio (Verona). Da circa sei anni, è impegnato al progetto per il restauro conservativo e la valorizzazione della cinta muraria rinascimentale della fortezza veneziana di Peschiera del Garda (Verona), insignita dal 2017 come sito UNESCO.